In Cucina

Difficile indicare il momento in cui Michela si appassiona alla cucina.
Si può dire che la curiosità per gli ingredienti, il loro accostamento, il loro amalgamarsi l’abbia caratterizzata fin da bambina.
Si iscrive all’Istituto Alberghiero Marco Polo nel 2011. e si diploma a luglio 2016. Grazie a questo percorso scolastico e agli stage a cui prende parte, conosce l’ambiente cucina, i suoi ritmi, le sue esigenze, le soddisfazioni.
Valuta alcune proposte lavorative, ma decide di approfondire la preparazione e si iscrive al Corso Superiore di Cucina Italiana Alma, la proposta formativa che le appare più adatta a trovare le risposte che sta cercando, ma anche la più impegnativa.
Nel 2017 si trasferisce a Parma e inizia la scuola per l’Alta Formazione.
È qui che il sostegno della famiglia risulta fondamentale.
La sua scelta diventa scelta corale e gli incoraggiamenti arrivano puntuali quando l’impegno si fa pressante e i sacrifici importanti.
Nel dicembre 2017, dopo 6 mesi di formazione, le viene proposto uno stage nel Ristorante tristellato Da Vittorio, a Bergamo, dove ricopre il ruolo di commis di pasticceria.

Tanto timore all’inizio, timore di non essere all’altezza, di deludere le aspettative della scuola e di una famiglia, la famiglia Cerea, che ha fatto della cucina, dell’accoglienza, del servizio, un esempio di ciò che significa cura e di ciò che un buon piatto deve comunicare, attraverso il coinvolgimento di tutti i sensi.
Michela viene apprezzata per l’impegno costante, anche dopo molte ore di lavoro, per la velocità con cui impara, per la precisione di ogni gesto, per la serietà e il sorriso, che non è un ingrediente scontato quando si lavora a lungo insieme e seguendo ritmi incalzanti.
Si diploma alla Scuola Alma il 18 maggio 2018.
La sera stessa della Cerimonia della consegna dei diplomi parte per Bergamo e inizia a lavorare nel ristorante Da Vittorio dove ha svolto lo stage.
Trascorre gli anni dal maggio 2018 al marzo 2021 cercando di imparare il più possibile dai fratelli Bobo e Chicco Cerea, dalla signora Bruna, dallo chef Paolo Rota, che la sostiene, incoraggia e consiglia.
Ricopre i ruoli di commis antipasti e primi e chef de partie dei primi.
Quando viene aperto il Da Vittorio Mare a Portofino, lo chef Paolo Rota la porta con sé come chef de partie dei primi piatti.
Si trova in un ambiente molto esigente, ma molto motivante, dove continua ad imparare e a formarsi, in un ruolo di primo piano e di grande responsabilità.
Conosce Michele e l’affiatamento nel lavoro diventa anche un modo per guardare insieme al loro futuro nella professione e nella vita.

Michele ha tutta l’esperienza acquisita in luogo di mare: nasce e trascorre la sua infanzia a Santa Margherita Ligure. Il papà è il titolare di un ristorante di pesce.
È soprattutto dal nonno che Michele impara a pescare, preparare e cucinare il pesce e, più in generale, gli viene trasmessa la passione per la cucina.
Lavora a fianco del papà, prima osserva e dai 15 anni inizia ad avere un ruolo attivo nel ristorante.
A 18 anni, con la maggiore età, decide di ampliare le proprie esperienze, di arricchire ciò che la famiglia gli ha tramesso.
Lavora in cucina, durante l’estate, in ristoranti della riviera, e in inverno si sposta a Livigno o Cortina.
Nel ristorante Da Vittorio Mare a Portofino, dove incontra Michela, ricopre il ruolo di capo partita per i secondi per due stagioni.
Dopo la stagione a Portofino, Michela affianca – nel ruolo di chef de partie – lo chef Graziano Calciopoli al ristorante La Gallina a Gavi.
Nel settembre 2022 Michela riceve la proposta dallo chef Paolo Rota, che le manifesta stima in ogni occasione, di affiancarlo per la stagione invernale a Saint Moritz nel ruolo da sous chef al Carlton Hotel.
Michele lavora in cucina al Grace Hotel sempre a Saint Moritz.
Terminata la stagione, ritornano in Liguria: Michela lavora al Capo Santa Chiara di Boccadasse, a fianco dello chef Marco Carlucci, Michele lavora a Rapallo.
A conclusione della stagione estiva Michela per la stagione invernale al Da Vittorio a Saint Moritz con lo chef Paolo Rota.
Michele lavora in cucina sempre a Saint Moritz, al Kulm Hotel.
Dopo aver ampliato gli orizzonti ed aver colto ed imparato quanto più possibile da tutti i maestri incontrati, hanno deciso di provare a mettersi in gioco in prima persona ed hanno scelto l’entroterra ligure.
Portano con loro tutte le esperienze vissute, fatte di insegnamenti, consigli, rimproveri, incoraggiamenti, fatica, soddisfazione, persone che hanno lasciato il segno per la passione, l’impegno, la serietà dimostrati.

Quale l’idea di cucina che portano all’Osteria Stella:
la cucina, le portate, la loro preparazione e il momento di condivisione, il momento conviviale sono costituiti non solo dagli ingredienti e dalla loro sintonia, sono tempo trascorso insieme dove il cibo veicola molti valori e molti messaggi.
L’impegno è quello di unire tradizione ed innovazione, di presentare i piatti che caratterizzano la cucina della Liguria e del suo entroterra, ma anche di proporre qualcosa di nuovo, dove si accostano sapori in maniera insolita ma armoniosa, per chi vuole sperimentare gusti un po’ diversi.
La consapevolezza è quella di non aver superato una linea di arrivo, ma una linea di partenza dove il cammino richiederà capacità di ascolto e di osservazione per offrire sempre una cucina e un servizio apprezzati da chi sceglie di passare, da solo o in compagnia, qualche momento del suo tempo all’Osteria Stella.